Etichette

martedì 18 dicembre 2012

Elogio all' Invidia


Come di tal vizio siam abituati nell'accezione comune a definirlo tale io, se pur con prudenza, traggo da esso ogni giorno beneficio e cura del mio malessere.

lunedì 26 novembre 2012

Anestesia cosciente


E’ molto complesso costruire un inizio di un argomento del quale ne hai sempre ignorato l’esistenza. Non c’è un progetto alla base da tenere come punto di riferimento, avviene e basta e, nel momento in cui si verifica, non sai se ritenere di essere una persona sfortunata o se toccata dal divino.

domenica 18 novembre 2012

Il bagno incantato


Al mattino e dopo pranzo sollevo la tavoletta,  comincio quindi ad intonare l’ancestrale operetta.

mercoledì 14 novembre 2012

Il tocco dell' idrometra


L'idrometra, un animale curioso ed affascinante per via della sua sospensione naturale sullo specchio d'acqua. Immaginate di vedere costantemente il vostro riflesso, le vostre sembianze in ciò che potrebbe porre fine alla vostra esistenza e allo stesso tempo comprendere che quella condizione di precarietà è l'unica forma di sostentamento. L'idrometra ne è naturalmente consapevole. 

giovedì 8 novembre 2012

Consumo Annuo Previsto: una rapina legalizzata


Dopo l’ultimo fortunato  post che ha suscitato attenzioni anche d’oltralpe, ho pensato questa volta di mantenermi più leggero. Vi parlerò da “banalotto” studente universitario e sottolineo “non tecnico in materia” di  un problema che affligge le tasche della nostra categoria ogni anno nel periodo invernale: il CAP. Cos’è, direte voi? Una squadra speciale anticrimine? No, l’inverso. Trattasi cioè di una procedura criminale adottata da ormai tutte le compagnie “sciacallo” fornitrici di gas.

venerdì 26 ottobre 2012

Laurearsi a Ferrara: il momento più basso della vita di un uomo


Da come si evince, il titolo di questo ennesimo capitolo della mia trattazione narrativa ha poco a che fare con la felicità e l’ironia che spesso colora le mie parole.
E’ un racconto pesante, intriso di orrori e misfatti, umiliazioni pubbliche e severe bastonate, torture ravvisabili in musei medioevali, di cruenti boia e di falsi sorrisi, di trasformazioni di chi hai sempre ritenuto un amico nel tuo perfetto aguzzino. No, i Goliardi non centrano questa volta, non sono loro i carnefici.
Ho sempre pensato alla fine del mio percorso di studi come un momento di gioia, di libertà infinita, di urlo, rutto e peto libero, ma quando son giunto a Ferrara tutto questo si è dissolto nell’ acido della follia più degenerante. Il momento della laurea qui si trasforma nel peggiore degli incubi che la mente umana possa essere in grado di trasfigurare: in quel momento ogni preghiera è vana . . . la definizione di pietà improvvisamente è spazzata via dal dizionario comune.

lunedì 8 ottobre 2012

UNIVERSICOMMEDIA: Giurisprudenza


Parte prima


LA DIMORA GIURIDICA




Un titolo assolutamente singolare come avrete notato, che riporta nell’ immaginario collettivo il viaggio di Dante assieme al suo amico d’avventure Virgilio. Ma non andremo all’interno dei gironi infernali . . . peggio!, in quelli delle varie facoltà dell’ Università di Ferrara, dove si annidano specie e categorie diverse a seconda dei differenti dipartimenti.


Un tempo le Colonne d’Ercole rappresentavano i confini del mondo fino ad allora conosciuto e, secondo le antiche credenze popolari, oltre le stesse vi sarebbero sorti pericoli e strani animali d’ogni tipo… pensandoci bene non avevano tutti i torti.


Alla fine di Corso d’ Ercole d’Este, tenendo alle spalle il Castello Estense, oltre alla Certosa monumentale troviamo un luogo mistico ed irreale: la facoltà di Giurisprudenza. La dimora si presenta con la nobile struttura di famiglie facoltose dell’epoca: cortili interni, travi a vista ed affreschi. L’aria che si respira all’interno è molto pesante, s’avverte infatti il peso di tomi giuridici extralarge e glosse maniacali sulla propria testa. L’immagine che mi viene subito in mente è quella di un giudice con sembianze demoniache con occhi di bragia posto appena sopra il portale d’ingresso che, con voce grossa, continua a ripetere parole malvagie come “ignorantia juris non excusat!”.

martedì 2 ottobre 2012

L' uomo di fianco



Scruta l’orizzonte dal lato finestrino l’uomo di fianco. Non chiude gli occhi, avverte i colori della terra che sta lasciando. Chissà dove va l’uomo di fianco, attende l’arrivo di qualcosa, magari di una notizia, nuove direttive di lavoro, un figlio da riabbracciare che vive lontano. Le sue rughe mi fanno capire che può aver trascorso sessant'anni anni su questa terra, rughe scavate dalla fatica dei campi, da quel sole cocente forse, da quelle olive così preziose per le nostre famiglie di Sud.

lunedì 24 settembre 2012

senza nome


"Non potevo non pubblicare il mio primo brano scritto qui a Ferrara. Mi portò bene e fortuna, in un territorio che non conoscevo ancora. Non diedi mai un nome, perchè il limite per il concorso era di 3000 battute compreso spazi e temevo che rientrasse nel conteggio anche il titolo stesso del brano. Ne conta infatti 2999. Da allora ho pensato che non ci fosse nome più azzeccato di senza nome"


sabato 15 settembre 2012

La padella di mia madre


Spesso mi capita di iniziare con "ogni volta". Beh si, è sempre un momento  della nostra vita che ci lascia pensare a qualcosa che riteniamo sia degno della nostra riflessione.
Quindi, ogni volta che lascio troppo spazio al mio pensiero, mi ritrovo a dover fare i conti solo successivamente con la realtà.

sabato 10 marzo 2012

La Ferrara che ho ascoltato


Osservavo il tutto con estrema attenzione non lasciandomi sfuggire neppure un dettaglio. Il tutto mi affascinava e nonostante la mia frenetica voglia di scrivere pareri e opinioni sul web, lasciavo che la curiosità mi trasportasse tra quelle piazze per me immense, costellate da biciclette che veloci muovevano le catene verso le viuzze del centro storico. La sera, magica. La notte, infinita.

L'inizio

Ogni volta che ci apprestiamo a fare qualcosa, iniziamo un processo che crediamo ci porterà ad un risultato, altrimenti nessuno di noi la farebbe. 
Poi ci sono gli inizi spontanei. Non sappiamo mai bene dove ci condurrano e perchè siano sopravvenuti, ma ci riportano a quella istintività bianca e depurata da ogni condizionamento, che ci rendono appartenenti ad un movimento cosmico, etereo ed immutabile. 

Questa, è una di quelle.