Dopo l’ultimo fortunato post
che ha suscitato attenzioni anche d’oltralpe, ho pensato questa volta di
mantenermi più leggero. Vi parlerò da “banalotto” studente universitario e
sottolineo “non tecnico in materia” di un problema che affligge le tasche della
nostra categoria ogni anno nel periodo invernale: il CAP. Cos’è, direte voi?
Una squadra speciale anticrimine? No, l’inverso. Trattasi cioè di una procedura
criminale adottata da ormai tutte le compagnie “sciacallo” fornitrici di gas.
Quando è tempo di riaccendere i termosifoni nell’ormai
lugubre cittadina estense, vuol dire che il letargo è prossimo per tutti.
Servono infatti due gocce d’acqua ed umidità per portare l’ Italiano medio a
rintanarsi nella propria casa con pizza, pantofole e film. D’ altronde, a chi
non piace? Non tutti siamo già dotati di caldissime stufe “a pellets” che farebbero risparmiare ad
ognuno di noi pesanti imposte sul gas metano, quindi chi con termostati orari
automatici, chi con la levetta manuale,
siamo costretti a riattivare tutti quei cilindri in ghisa presenti nelle nostre
camere.
Una volta giunto a Ferrara, il benvenuto da parte delle società di fruizione gas non si è fatto attendere, come contestualmente anche l’infarto. L’ammontare della prima bolletta del gas era di €327,50 per un appartamento di 75mq che dividevo con mio fratello.
-Michele? Ma hai acceso tu il gas a palla negli ultimi due
mesi?-
-No Valerio, ti pare? Mamma ci ha comprato anche le
vestaglie in “pile” e le calzamaglie proprio per evitare di usare costantemente
il termosifone- risposi.
-Perfetto e allora mi sai dire da dove saltano fuori 327
euro di gas?- continuava incredulo Valerio.
Le domande erano tutte lecite e spontanee, le risposte un
po’ meno. Il tempo passava e i problemi universitari aumentavano, le chiamate
verso lo sportello clienti della compagnia fruitrice non avevano alcun esito
positivo. Quindi decidemmo di tirare fuori il “cash” e di vivere 20 giorni con
poco meno di 15 euro a cranio avanzati dalla prima rapina della società. Caratterialmente
non siamo mai stati soliti chiedere più soldi di quelli pattuiti dai nostri
genitori quindi abbiamo iniziato a fare vari lavoretti per tirare avanti la “baracca”.
Decidemmo così di rivolgerci al nostro proprietario di casa per capirci
qualcosa, giungendo alla conclusione che
era più semplice avere contatti con gli alieni o con gli spiriti del passato,
che sperare nella sua apparizione. Andare direttamente presso la sede della
società e muovere dunque guerra? Mia madre è sempre stata spaventata per queste
mie repentine decisioni, sapientemente ammaestrata dagli episodi già visti nel
mio Sud e che mi hanno inevitabilmente portato a fuggire lontano. Avevo un patto
con lei che si riassume nel brocardo familiare “stai fuori solo se non combini guai anche lì”. Decisi di mantenere
la promessa fatta, di placare i miei istinti iracondi e di credere che in
realtà dall’altra parte poteva esserci sempre un po’ di bontà e un margine di
errore.
Ma il freddo era sempre più pungente in quel di C.so Biagio Rossetti ed usare vecchi termoconvettori a millemila watts di consumo, avrebbe significato vendere su “ebay” un rene di mio fratello sul mercato illegale cinese. Il gatto preferiva come plausibile star fuori casa e, quando rientrava, cercava conforto sotto la mia vestaglia costellata da artiche stalattiti. Anche l’acqua nella pentola aveva problemi, bolliva con un vergognoso ritardo, un margine di ritardo che avrebbe preoccupato anche Trenitalia per la mole infiniti di biglietti da rimborsare. Per non parlare poi di frutta e verdura, che trovavano miglior luogo di conservazione nella temperatura di casa piuttosto che in quella del frigorifero: le concezioni di temperatura ambiente e temperatura frigo erano improvvisamente invertiti. Grazie alla famosa rapina dell’ ente gas, le nostre spese successive furono improntate solo su pasta, qualche barattolo di pelati e pane: scene drammatiche napoletane anni ‘30 da “Miseria e Nobiltà”. Cinema? Discoteche? Locali? Cocktails? Shopping? Pizza? Per due mesi tutto questo lo vedevo con gli stessi occhi di un profugo sbarcato a Lampedusa.
Valerio studiava e, quando parlavamo, preoccupanti nubi di
vapore acqueo salivano verso il soffitto. Il timore era che si potessero ricreare
con un conversazione molto più lunga ed ampia, le stesse condizioni che portano
alla pioggia e alla neve. Capivo poco di scienze
ma mi sembrava che ci fossero tutti i requisiti per attuarsi in quella
situazione, quindi preferimmo tacere sempre più spesso…poi ecco avvicinarsi il
tempo del secondo “stipendio” dei nostri genitori! Appena il tempo di esultare
che simultaneamente dietro l’angolo c’era già l’occhio vigile Sauron della crudele società fornitrice.
Vedevo ancora quel logo maledetto stampato sulla busta bianca, tremavano le mie
dita, avevo bisogno di Valerio con me per poter aprire quel tetro messaggio che
puzzava di gas mortale, la busta s’appesantiva ad ogni scala che salivo, ed
infine giungevo nel mio appartamento per ricevere le future pene. Poi a
bruciapelo mi facevo forza guardando il mio caro nonno defunto chiedendo a lui
che ci sia più clemenza, ma il destino fu spietato: €350 di gas!
In quel momento si riaccende l’istinto che avevo tenuto a
freno per la promessa fatta a mia madre, ma moltiplicato all’ennesima potenza.
Caldo, ora avevo caldissimo, tolsi tutto ciò che avevo addosso per il sudore,
al diavolo le vestaglie e le calzamaglie, direzione armadio, abiti da combattimento,
armato di bolletta precedente, maglietta mimetica e subito via verso la sede
del gas letale.
Era in una zona fuorimano, la cosa mi confortava infatti, in
caso di istinti omicidi, avrei potuto avere anche il tempo di occultare i
cadaveri e far esplodere la centrale.
Giunse il mio turno dopo un periodo smisurato di assenza
dagli uffici delle persone preposte all’ assistenza clienti, ma il mio capro
espiatorio era proprio dinnanzi a me. La conversazione ebbe luogo in questo
modo:
-Signorina, io non ho mai acceso la caldaia dall’inizio
della stagione, mi può spiegare per quale diavolo di motivo mi ritrovo a dover
pagare 350 euro ogni due mesi?-
-Certo, guardi lei ha
la fortuna di essere nel piano CAP-
-Tolga immediatamente parole come “fortuna” perché potrei
divenire davvero cattivo-
-Ma guardi, si calmi, forse lei non ha capito. Le spiego con
questa brochure perché è fortunato-
-Signorina lei, per evitare vocaboli poco comodi, le dico
che questa brochure sa sicuramente
meglio di me cosa farne, ma le posso garantire che io non sono interessato.
Quindi tolga definitivamente dalla sua dannata bocca la parola fortuna e
cominci a parlare con termini appropriati! Nessuno paga le tasse con il
sorriso. E la fortuna oggi è arrivare solo a fine mese! –
-Certamente, ora con calma le spiego il funzionamento. Nella
sua abitazione è stata fatta una previsione di ***** metri cubi sulla base di
precedenti consumi. Noi non vorremmo mai che voi arrivaste a fine mese con
l’acqua alla gola per aver pagato tutto insieme in un’unica volta, quindi
“spalmiamo” l’ammontare diviso sei-
- Io non so chi prevede il futuro da voi ma io sono appena
entrato in questa dannata casa! Io voglio sapere esattamente quanto ho speso e
pagare per quello che ho speso, punto! Chiedo tanto?-
-Ma non si preoccupi, lei paghi in questo modo, tanto alla
fine c’è il conguaglio e le restituiamo tutto quello che non ha speso-
-Ma per quale motivo io dovrei pagarvi qualcosa che non mi
avete ancora dato, secondo una vostra visionaria e lungimirante previsione? Io
ho mia madre che mi ha dato calzamaglie e vestaglie per evitare di tenere
accesi sempre i termosifoni. Questo l’avevate previsto? NO! Quindi mi tolga
immediatamente questo meccanismo che mi avete “appioppato” di default senza
alcun mio consenso. La vostra è una rapina legalizzata! Mi dica immediatamente
quanto ho speso o chiamo i carabinieri!-
- Si calmi! Chiamo il direttore così le spiega meglio questo
vantaggio-
-Ancora vantaggio? Fortuna? Ma lei è matta sul serio. IO
PAGO QUEL CHE CONSUMO PUNTO! Scendesse anche il Papa dal Vaticano a
convincermi-
-Dunque un attimo solo che controllo il suo codice cliente.
Lei ha speso esattamente €17, 52centesimi fino a questo momento-
-Signorina, ma lei sa che a casa mia a causa del vostro modus operandi del cavolo si sta
riproducendo un clima da taiga e tundra, con muschi e licheni annessi? Sa che
per la vostra fortunata rapina, noi abbiamo smesso di avere un ritmo di vita
normale per arrivare a fine mese? Sa che se io l’avessi invitata a cena da me
avrebbe cenato con il cappotto? Solo perché voi, società di sciacalli, volete
assicurarvi un’ entrata costante al mese eliminando le spese degli addetti alle
letture dei contatori? Facendo credere a tutti noi che siamo addirittura
FORTUNATI! Ma si metta nei panni di uno studente universitario fuorisede che ha
a stento complessivamente 250 euro per vivere e per bollette!-
La signorina improvvisamente annullò la bolletta, diede
ragione e consigliò di fare SEMPRE l’autolettura.
Ricapitoliamo un po’ adesso quello che accade nella fattispecie e proviamo
a pensare se si possa trattare di una pratica legale.
Dunque si paga una cifra spropositata per un consumo che non è mai avvenuto
e che, a loro dire, risulta essere addirittura un favore, che assicura che
l'utente non sia mai in difficoltà nel poter pagare. (te lo mettono in quel
posto e pretendono anche un grazie)
L'idea sarebbe
quasi nobile se il consumo annuo previsto fosse realmente calcolato sui consumi
dell'anno precedente, ma non è così, infatti trattasi spesso e volentieri di
consumi immaginari fatti con vere e proprie palle di cristallo. E poi, qualcuno
ha mai firmato qualcosa per avere di default questo "favore"?
Ovviamente no! Siamo quindi privati arbitrariamente e ingiustamente ogni 2 mesi
di oltre 250 euro per un bilocale da 45mq, (immaginate l'ammontare per
appartamenti più grandi) per una spesa mai effettuata.
-Ma tanto alla
fine c'è il conguaglio- afferma la compagnia. Certo che c'è il conguaglio! Ma
tu mi stai privando di una somma che mi porterà a far sacrifici tutti i giorni
per arrivare a fine mese! E a me chi li paga questi sacrifici? Vogliamo dare un
valore economico anche ai sacrifici o no? Solo perchè tu "compagnia
sciacallo" ti vuoi assicurare un'entrata costante ogni mese per pagare i
tuoi dipendenti e vuoi abbattere i tuoi costi di lettura dei contatori del gas,
il povero cittadino deve essere dissanguato?
E poi, questo
conguaglio come sempre si dissolve nel nulla con le tasse che vengono inserite
a fine stagione.
Amici universitari e non, il mio consiglio è: FATE SEMPRE L'AUTOLETTURA! Trovate tutte
le informazioni per poterla fare o sul sito web o sulla bolletta. Da quel
momento mettetevi sempre mille promemoria sparsi per casa, una vostra
dimenticanza potrebbe essere fatale.
Quindi andate
in sede e fate cambiare con toni aspri e decisi il procedimento di
"defaut" (se non lo capiscono così dite “di favore”) perchè pagherete
sempre infiniti euro per un servizio che arriverà SEMPRE in misura minore delle
vostre esigenze!
In fin dei
conti trattasi del normale "Italian System", fregare il prossimo con
il sorriso.


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