Questa parte dell’anno è da sempre quella che più ci induce
alla riflessione, quella in cui ci si trova in una condizione obbligata di
transito, come quando si raggiunge la vetta di un monte e si è costretti ad
andare avanti, forse scendere, forse salire ancora.
Da quel punto così alto si
analizza la strada percorsa, da lì lo sguardo s’inabissa in due ventagli di
mare che dapprima potevano scorgersi da un solo lato.
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